Il Gran Premio della “Lotteria” di Agnano vide la sua prima edizione disputarsi nel 1947. Nacque come “LOTTERIA DI PRIMAVERA” e ci vuole poco per capire che si trattasse di un evento sportivo di grande richiamo, visto che fu abbinato a una delle quattro Lotterie Nazionali in vigore in quegli anni.

Nella sua prima edizione, l’11 maggio 1947, fu una corsa “normale” e si disputò con prova unica. Venne vinta facilmente da Giaur da Brivio in 1.24.8 guidato da Ugo Bottoni, soprannominato “l’ammiraglio” del trotto. Secondo giunse Favonio con Armando Cicognani.
La corsa costituì la consacrazione del ruolo di primo piano che l’ippodromo partenopeo, inaugurato il 2 ottobre 1935, andava acquisendo nel panorama ippico nazionale nell’immediato dopoguerra.

Per tre anni non si disputò, e si riprese nel 1951 con la prima svolta tecnica: per la prima volta al mondo, infatti, una corsa al trotto venne effettuata con la formula delle tre batterie e una finale, che risultava molto spettacolare e presto sarebbe stata presa ad esempio da altre importanti manifestazioni.
Da allora il Lotteria ebbe piena affermazione, raggiungendo il definitivo collocamento tra le grandi prove ippiche internazionali. Divenne in breve tempo, un po’ per l’ammontare delle somme in palio, un po’ per l’apprezzata formula delle ripetute batterie e, soprattutto, per l’entusiasmo popolare e l’attrattiva dello splendido paesaggio, la corsa più importante d’Italia e tra le più ambite in Europa.

Nei primissimi anni gli indigeni usufruivano di un abbuono di 25 metri, successivamente ridotto a 20, fino a scomparire del tutto nel 1958. Era questa un’epoca di sfide indimenticabili. Il driver Vivaldo Baldi, assiduo frequentatore del Lotteria, vinse la corsa per ben cinque volte: tre con Birbone nel 1952, 1953 e 1955 e due con The Last Hurrah nel 1978 e nel 1979. Il francese Jean René Gougeon (soprannominato “le Pape”) ne vinse addirittura sei edizioni (1967 Roquepine; 1969, 1970, e 1971 Une De Mai e 1976 Bellino II).
Tra gli indigeni impossibile dimenticare Bayard (vinse nel ‘51 con l’ammiraglio Bottoni), Tornese, Nievo e Top Hanover, che nel ‘74 interruppe il lungo periodo di vittorie messe a segno dai cavalli americani, francesi e scandinavi.
Per 41 edizioni gli stranieri l’hanno fatta da padrone: tra loro nel mito sono rimasti Icare IV, Elma, Roquepine, Une de Mai, Bellino II, The Last Hurrah, Wayne Eden, The Onion, Evita Broline, Peace Corps, Grades Singing, Ina Scot, Remington Crown.

1965 Elma vince il Lotteria - in basso il driver J.Fromming e proprietario Leonard Sheppard
1965, Elma vince il Lotteria. Il driver J.Fromming e il proprietario Leonard Sheppard.

Poi c’è stato l’avvento del leggendario Varenne, il “Capitano”, l’atleta chiamato cavallo (come recitava la nota campagna promossa da SNAI, comproprietaria di Varenne insieme al napoletano Enzo Giordano). Derby Italiano del Trotto, Amérique, Campione del Mondo a 5 anni; Varenne ha vinto tutto… e il Lotteria nel 2000, 2001 e 2002.

L'arrivo di Varenne (G.P. Minnucci) nel 2002
L’arrivo di Varenne (G.P. Minnucci) nel 2002

Dopo i suoi successi, l’allevamento italiano è tornato a mietere trionfi, iscrivendo i nomi di sei cavalli nell’albo d’oro del Lotteria degli ultimi nove anni: Exploit Caf, Gambling Bi, Island Effe, Italiano, Libeccio Grif e Mack Grace Sm (dal 2012 al 2014).
Nel 2015 è tornata a vincere una cavalla straniera: Vincennes, svedese di nascita, ma francese di allenamento e con in sediolo un guidatore Italiano, Roberto Andreghetti, primo driver al mondo a riuscire nell’impresa di aggiudicarsi per quattro anni consecutivi il “Maschio Angioino” che premia i vincitori del “Lotteria”.
Nel 2016 vittoria straniera nella proprietà, svedese, ma italiana di allevamento grazie a Oasis Bi con Jhonny Takter. A seguire 2017 e 2018 doppietta di Enrico Bellei alla guida di due esponenti del trotto indigeno molto amati dal pubblico degli appassionati: Timone Ek, la cui passerella in dirittura d’arrivo venne salutata da un autentico boato proveniente dalle tribune, e Urlo dei Venti. Infine lo scorso anno un trionfo interamente straniero a distanza di 15 anni da quello di Digger Crown (Stig Johansson). A realizzarlo il dominatore del trotto francese Jean Michel Bazire in sulky a Bèl Avis.

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